L’informatica potrebbe presto diventare una nuova materia nelle scuole elementari. Lo ha annunciato lunedì il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, durante un incontro dedicato all’uso dell’intelligenza artificiale nell’insegnamento.
A questo evento hanno partecipato 1500 studenti provenienti da 250 scuole di tutta Italia. Il ministro ha spiegato: “Questa settimana pubblicheremo le nuove indicazioni nazionali, e tra queste ci sarà la proposta di introdurre l’informatica fin dalle scuole elementari. Ai bambini verranno insegnati i concetti base di questa materia iniziando dal linguaggio, in modo che anche i più piccoli sappiano cos’è un algoritmo e conoscano parole che possono sembrare difficili”.
Durante l’incontro, gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno assistito a conferenze tenute da esperti nazionali e internazionali e hanno lavorato in gruppi per sviluppare proposte sull’uso dell’intelligenza artificiale a scuola. Tra le proposte avanzate dagli studenti, l’idea di includere l’insegnamento all’uso degli strumenti di intelligenza artificiale nell’educazione civica, in modo che gli studenti imparino ad usarla per creare progetti rivolti al bene comune e non si limitino ad utilizzare i chatbot per fare i compiti al posto loro (come purtroppo accade sempre più spesso).
Un gruppo di studenti ha pensato di creare un’app di supporto emotivo per gli studenti con un pulsante di emergenza da premere in caso di crisi emotiva, che attiverebbe un avatar per confortare lo studente e avvisare lo psicologo. Un altro gruppo ha immaginato un assistente virtuale che aiuti gli studenti a fare amicizia fin dal primo giorno di scuola, mettendo in contatto gli alunni con le stesse passioni, anche per combattere l’abbandono scolastico.
“Alcune proposte sono molto stimolanti”, ha commentato il ministro relativamente alla proposta di sviluppare un “un app per il supporto psicologico” dichiarando di voler promuovere “modalità didattiche sempre più avanzate che pongano l’Italia all’avanguardia nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale a scuola”.