L’Online Safety Bill è una normativa attualmente in discussione nel Regno Unito con la quale le autorità locali vorrebbero impedire l’accesso dei minorenni ai contenuti per gli adulti su Internet. Al di là delle intenzioni che potrebbero anche essere considerate meritorie, tale misura ha suscitato diverse perplessità riguardo alle modalità con cui essa potrà essere applicata nella realtà.
Annunciato nel corso del Safer Internet Day da Chris Philp, sottosegretario di stato per la tecnologia e l’economia digitale del governo Johnson, l’Online Safety Bill dovrebbe prevedere dei controlli basati sull’età degli utenti. L’obbligo della loro implementazione spetterà ai gestori delle piattaforme con un ampio margine di discrezionalità.
L’AI controllerà l’età dell’utenza che vuole accedere ad un sito adult
In sostanza la verifica potrà essere effettuata tenendo conto ad esempio del possesso di una carta di credito valida o di un documento di identità come il passaporto, si potranno anche effettuare dei selfie affidando il responso del controllo ad un’Intelligenza Artificiale. In ogni caso la quantità di dati raccolti dovrà essere limitata all’essenziale.
Inizialmente si era pensato di introdurre questa misura per i soli servizi che presentano contenuti autoprodotti, successivamente si è però optato per coinvolgere anche le grandi realtà del settore, i motori di ricerca, i social network e le piattaforme per la condivisione dei video. L’unica discriminante sarà quindi l’offerta di contenuti per adulti.
L’Online Safety Bill è stato concepito come alternativa al Digital Economy Act, il tentativo di approvare quest’ultimo si era risolto con un insuccesso nell’ottobre del 2019 perché non sarebbe stato in grado di offrire sufficienti garanzie in termini di tutela della privacy e nel contempo si sarebbe dimostrato fin troppo semplice da bypassare.