I membri della Commissione Europea hanno recentemente autorizzato alcuni incentivi fiscali per gli investimenti sulle attività delle PMI innovative. L’iniziativa è dedicata alle persone fisiche che desiderano partecipare al capitale di rischio di un’impresa, il 30% dell’investimento effettuato verrà detratto dall’imposta sul reddito per l’anno fiscale di riferimento. La detrazione fiscale complessiva potrà arrivare fino ad un massimo di 1 milione di euro.
Stesso discorso per quanto riguarda le persone giuridiche. Investendo nelle piccole e medie imprese anche queste ultime potranno approfittare di una deduzione dal reddito imponibile pari a 30 punti percentuali. In questo caso cambia però il tetto massimo recuperabile che potrebbe arrivare a 1.8 milioni di euro.
La misura della Commissione, valida per tutti gli stati dell’Unione Europea, è stata concepita con lo scopo di estendere gli incentivi prima incentrati sulle sole startup ad un numero più ampio di soggetti destinatari. Ma quali sono i criteri grazie ai quali stabilire la portata innovativa di un’impresa finanziabile?
Innanzitutto si dovrà trattare di attività il cui ultimo bilancio sia stato certificato, in secondo luogo sarà necessario poter dimostrare una spesa in ricerca e sviluppo pari almeno al 3% della maggiore entità fra costo e valore di produzione, nonché di disporre di una forza lavoro composta da almeno 1/3 di titolari di laurea magistrale o non meno di 1/5 tra dottori di ricerca, ricercatori o dottorandi.
La platea delle aziende potenzialmente beneficiarie degli investimenti è composta da società di capitali, anche se costituite in forma cooperativa, che siano quotate in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione come per esempio l’Aim, l’acceleratore dei progetti di crescita e competitività delle PMI di Borsa Italiana.