Margrethe Vestager, commissaria europea per la concorrenza, ha recentemente affermato che lo sviluppo del metaverso da parte di Meta (ex Facebook Inc.) sarà monitorato attentamente dalle autorità antitrust con lo scopo di valutarne gli effetti sul mercato. Con esso infatti si aprirà uno scenario inedito e in buona parte non regolato dalle attuali normative.
Il metaverso sarà uno spazio virtuale in cui gli utenti potranno incontrarsi impersonando degli avatar, in esso si potranno vivere delle esperienze immersive così come fare networking, giocare, sviluppare progetti in ambito collaborativo, lavorare, accedere a servizi o fornirli ad altri nonché acquistare e vendere prodotti sia materiali che immateriali.
Il Metaverso potrebbe favorire le aziende più strutturate e potenti
Gran parte dei contenuti veicolati tramite il metaverso saranno disponibili tramite degli appositi marketplace e, secondo il parere di Vestager, il pericolo è che in una situazione di questo genere possano venire a crearsi delle nuove posizioni dominanti che impedirebbero ai soggetti meno strutturati di formulare le proprie offerte in un regime di libera concorrenza.
La commissaria ricorda anche che con tutta probabilità il metaverso incentiverà l’uso di modalità di pagamento e scambio alternative basate sulle criptovalute, la blockchain e gli NFT (Non-fungible token) e anche in questo caso si tratta di settori per molti aspetti non regolati dove le aziende più grandi potrebbero limitare l’accesso ai potenziali competitor.
Ad oggi, e per stessa ammissione di Vestager, la Commissione Europea non avrebbe ancora definito un strategia per fronteggiare eventuali comportamenti anticoncorrenziali nel metaverso, per questo motivo ci si starebbe muovendo per effettuare uno studio di quelli che potrebbero essere i comparti maggiormente coinvolti dalla rivoluzione in atto.