Come è ormai noto, Elon Musk ha deciso di ritirare l’offerta economica che gli avrebbe permesso di acquisire il social network Twitter per la cifra di 44 miliardi di dollari, tale passo indietro sarebbe stato motivato sostenendo che i responsabili della piattaforma non avrebbero fornito dati veritieri sul numero di fake account operanti tramite il servizio.
Quale è stata la risposta di Twitter alla decisione di Musk? La società avrebbe deciso di reagire dando voce ai propri avvocati, un team legale appositamente assunto per gestire la vicenda, e a parere di questi ultimi tutti i termini dell’accordo di acquisizione continuerebbero ad essere validi perché Twitter non avrebbe violato alcuna delle condizioni previste.
Con tutta probabilità siamo quindi alla vigilia di una battaglia legale destinata a durare molto a lungo, del resto il fondatore di Tesla Motors e SpaceX è anche l’uomo più ricco del mondo e di certo non gli mancano i capitali per difendersi in tribunale. Twitter può però contare sull’assistenza dello studio Wachtell, Lipton, Rosen & Katz, uno dei migliori al mondo per quanto riguarda le dispute contrattuali.
Secondo i rappresentanti di quest’ultimo, se da una parte a Twitter non potrebbe essere contestata alcuna violazione, dall’altra le violazioni di Musk sarebbero state intenzionali, volontarie e consapevoli. Dello stesso parere il presidente del board di Twitter, Bret Taylor, secondo cui alla fine Musk sarà costretto a portare a termine ciò che ha iniziato.
L’imprenditore sudafricano potrebbe ora risolvere la questione in due modi: accettando spontaneamente di acquisire la proprietà di Twitter, cosa che quasi di certo non accadrà mai anche in considerazione di quello che potrebbe essere il reale valore di mercato della piattaforma, o raccogliendo la sfida della controparte davanti al giudice.