Twitch ha cambiato idea. Un’inversione di marcia talmente veloce da far capire quanto le scelte fatte nelle ore precedenti non abbiano avuto gli effetti desiderati. Ma andiamo con ordine: parliamo nello specifico delle Sexual Content Policy, cioè delle regole che stabiliscono quali contenuti sessuali possono essere trasmessi tramite la piattaforma.
In sostanza le Sexual Content Policy, nel nuovo modo in cui erano formulate, lasciavano pensare che gli streamer avessero grande libertà nella rappresentazione delle scene di nudo. Sembrava infatti che per poterle trasmettere bastasse classificare i propri video in modo corretto e accettare un certo livello di penalizzazione tra i contenuti in evidenza nell’home page.
Stando così le cose alcuni creator avrebbero pensato di poter proporre degli stream ancora più espliciti e i responsabili della piattaforma, che è di proprietà di Amazon, sono dovuti intervenire in grande fretta. Nel comunicato a commento dell’ennesimo cambiamento l’azienda avrebbe ammesso di essersi "spinta troppo oltre" e di dover correre ai ripari.
Twitch is rolling back changes to the sexual content policy.#TwitchNews #TOSgg pic.twitter.com/sFdsAA2pw1
— Zach Bussey (@zachbussey) December 15, 2023
Nello specifico le nuove norme del servizio (cioè quelle più recenti) vietano qualsiasi contenuto nel quale venga rappresentato un nudo, non importa se si tratta di un nudo reale o di un prodotto dell’Intelligenza Artificiale. Viene fatta eccezione soltanto per i videogame destinati ai maggiori di 18 anni che potrebbero presentare questo tipo di immagini.
Twitch si è scusata per quanto avvenuto ma ha motivato le proprie decisioni sottolineando come per il momento sia molto complesso distinguere tra immagini di persone in carne ed ossa e contenuti estreamente realistici prodotti delle AI. Il rischio era quindi una grande diffusioni dei DeepFake che sarebbe stato difficile controllare.