A dimostrazione del fatto che la democrazia è un fattore imprescindibile per lo sviluppo della Rete, il tutt’altro che libertario regime che governa lo stato africano del Sudan avrebbe mandato off-line tutte le connessioni attive nel corso della giornata di ieri.
In realtà non ci sarebbe alcuna prova che il blackout verificatosi sia opera del regime di Omar Hassan al-Bashir, ma è difficile pensare che qualcun altro nell’area abbia il potere di imporre un ordine di "fine trasmissioni" ai provider operanti con il beneplacito delle autorità di Khartum.
Quasi a conferma dei sospetti sui responsabili dell’accaduto, andrebbe detto che la sparizione del Sudan dal Web sarebbe avvenuta praticamente in concomitanza con delle violente manifestazioni di piazze motivate dal forte aumento del prezzo dei carburanti.
Attualmente Sudatel, Sudanese Mobile e Canar Telecom sarebbero i principali gatway per l’accesso alla Rete in Sudan, tutti avrebbero manifestato un ingente calo di traffico quasi in contemporanea, per cui è difficile ipotizzare che la causa del malfunzionamento sia stato un problema tecnico.