Square, società specializzata nei pagamenti elettronici e fondata dal creatore di Twitter Jack Dorsey, avrebbe comunicato ai propri azionisti l’acquisto di bitcoin per 170 milioni di dollari. Non si tratterebbe della prima iniziativa di questo tipo da parte del gruppo californiano che nell’ottobre del 2020 si era resa protagonista di un’altra operazione basata sulla medesima cryptovaluta per 50 milioni di dollari.
Nello specifico Square si sarebbe assicurata 3.318 bitcoin scegliendo di agire però in un momento in cui la più nota tra le monete virtuali ha raggiunto il massimo valore della sua storia arrivando a sfondare il muro dei 50 mila dollari. Evidentemente l’azienda prevede che la quotazione del bitcoin sia destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni.
Square considera l’esborso un investimento finanziario da riconsiderare a seconda dell’andamento del valore dei Bitcoin
Stando a quanto comunicato dai portavoce di Square, l’acquisto effettuato dovrebbe essere esser considerato come un investimento (considerare bitcoin una riserva di valore stabile sarebbe con tutta probabilità ottimistico), per questo motivo esso verrà valutato con scadenza periodica per verificarne il rendimento rispetto agli altri dedicati ad asset differenti.
La compagnia di San Francisco, che oltre Dorsey vede tra i suoi fondatori anche Jim McKelvey e Tristan O’Tierney, avrebbe così sia anticipato che seguito l’esempio di Tesla Motors, casa automobilistica creata da Elon Musk, che alcune settimane fa ha deciso di acquistare bitcoin per una somma molto più elevata, ben 1.5 miliardi di dollari.
Nel caso di Tesla però l’acquisto ha suscitato alcune polemiche in quanto si tratta di una realtà che ha tra le sue mission quella di garantire la sostenibilità ambientale, il cryptomining che consente la generazione dei bitcoin è infatti una procedura che richiede un notevole consumo di risorse ed è quindi considerata un’attività antiecologica.