Slack, azienda che distribuisce uno dei software più popolari per la collaborazione in ambito aziendale, avrebbe deciso di ricorrere contro la Casa di Redmond presso la Commissione Europea. L’accusa sarebbe quella di agire a danno della libera concorrenza mentre l’oggetto del contendere dovrebbe essere Teams, la soluzione di Microsoft per il lavoro agile.
Nello specifico Slack contesterebbe l’integrazione di Teams nella suite per la produttività Office 365. Questa iniziativa, considerata non legale dai denuncianti, avrebbe portato milioni di utenti in tutto il Mondo a installare Teams senza che ne facessero esplicitamente richiesta e senza la possibilità di disinstallarlo dai propri terminali quando ritenuto non necessario.
Lo scontro (anche se non necessariamente per via legale) era comunque nell’aria, Slack e Teams sono due delle realtà che hanno guadagnato più utenza nel periodo di lockdown dovuto alla pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2) e probabilmente le loro quote di mercato continueranno ad estendersi con il progressivo affermarsi dello smart working.
Stando a quanto affermato in proposito da Jonathan Prince, uno dei responsabili della divisione Communications and Policy di Slack, quest’ultimo rappresenterebbe una vera e propria minaccia per Teams e il gruppo di Satya Nadella avrebbe deciso di reagire imponendo la propria alternativa tramite l’integrazione in quella che è una suite standard in ambiente enterprise.
Curiosamente la denuncia da parte di Slack arriva dopo una collaborazione risalente allo scorso aprile volta a rendere le due applicazioni interoperabili. A peggiorare i rapporti, sempre a parere di Prince, sarebbe stata la politica di Microsoft volta a limitare quanto più possibile la diffusione di software aziendali estranei al proprio ecosistema.