L’ultima volta in cui la Casa di Redmond comunicò il numero di utilizzatori del client Skype questi ammontavano a circa 300 milioni, ma era il 2016 e da allora tale cifra potrebbe essere progressivamente diminuita. A rivelarlo sarebbero stati alcuni ex dipendenti dell’azienda californiana convinti che il futuro dell’applicazione possa essere in pericolo.
Attualmente Skype è disponibile in due versioni: una dedicata al segmento consumer e l’altra integrata con funzionalità addizionali orientate al business, di fatto però entrambe le release condividerebbero la stessa tecnologia di base e, di conseguenza, anche molti dei difetti che starebbero convincendo gli utenti a optare per soluzioni alternative.
In particolare nel corso degli ultimi anni si sarebbe diffuso un considerevole malcontento nei confronti della qualità delle chiamate, sia per quanto riguarda le comuncazioni vocali che per quelle video. Il fatto che i feedback negativi non siano stati rappresentati da semplici episodi isolati verrebbe evidenziato dalla preoccupazione che la divisione Skype possa essere presto ristrutturata.
Se si analizzasse esclusivamente il dato relativo alle copie scaricate, l’unico fornito da Microsoft nel corso dell’ultimo biennio, si scoprirebbe che lo scorso ottobre la sola versione di Skype per Android ha raggiunto quota 1 miliardo di download. Quanto di esse si sono però trasformate in utenti attivi? Secondo le indiscrezioni circolanti, alla fine del 2017 il numero degli utilizzatori era a large linee il medesimo dell’anno precedente.
Se i rumors recentemente pubblicati dovessero essere confermati, il gruppo capitanato da Satya Nadella potrebbe dover intervenire in tempi stretti sulla qualità del suo software. Skype è stato per molto tempo uno standard per le comunicazioni via VoIP, soprattutto in ambito aziendale, ma ad oggi le alternative presenti sul mercato sono molto numerose.