Amit Mehta, giudice del District of Columbia, ha pronunciato una sentenza storica, almeno per quanto riguarda Internet e il modo in cui ha funzionato fino ad ora. Stando infatti alle sue valutazioni, Google avrebbe detenuto una posizione di monopolio nel mercato delle ricerche online, ostacolando l’affermarsi di piattaforme alternative.
Tuttp parte da un’accusa risalente al 2020, quando il Dipartimento di Giustizia USA puntò il dito contro Mountain View sostenendo che le sue partnership con altre aziende sviluppatrici di browser Web, si pensi per esempio ad Apple, Samsung e Mozilla, avessero limitato la visibilità delle soluzioni dei concorrenti, relegandoli a quote marginali di mercato.
A parere del giudice, ciò avrebbe permesso a Google di dominare anche nel settore dell’advertising in Rete. La compagnia californiana si sarebbe però difesa, sostenendo che il suo motore di ricerca ha potuto distinguersi rispetto agli altri semplicemente perché in grado di offrire un servizio e un’esperienza utente migliore, non per aver imposto un monopolio.
Here’s our statement on today’s decision in the DOJ case:
“This decision recognizes that Google offers the best search engine, but concludes that we shouldn’t be allowed to make it easily available. We appreciate the Court’s finding that Google is ‘the industry’s highest quality…
— Google Communications (@Google_Comms) August 5, 2024
Per ora le consegueze della sentenza sono difficilmente prevedibili e non riguardano soltanto Google. Non a caso quest’ultima avrebbe sottolineato in un comunicato a commento delle sentenza che Apple e Mozilla avrebbero verificato più volte la qualità dei risultati di ricerca prodotti dal motore di Big G, costatandone la qualità superiore rispetto alle altre sceltre.
La società capitanata da Sundar Pichai avrebbe già comunicato l’intenzione di presentare ricorso, contestualmente continuerà a realizzare prodotti e servizi che vengano incontro alle esigenze degli utenti. Invece di essere conclusa la vicenda legale che vede coinvolta Google potrebbe proseguire ancora a lungo, impegnado le parti interessate per anni.