L’attesa puntata di Report andata in onda ieri sera – domenica 10 Aprile – su Rai3 non ha mancato di suscitare polemiche e reazioni in Rete. La trasmissione dell’agguerrita Milena Gabanelli, dedicata alla Rete ed ai Social Network, ha toccato la sensibilità degli utenti della Rete, soprattutto quelli "più esperti", i quali sono rimasti più o meno sconcertati dal modo in cui gli argomenti sono stati affrontati dalla redazione del programma.
La puntata di ieri sera, infatti, ha trattato un argomento piuttosto complesso, come quello dei "rischi della Rete", in un modo che è apparso decisamente superficiale e confuso, soprattutto a detta di chi la Rete la conosce piuttosto bene.
Parlare con toni sensazionalistici del mondo di Internet, purtroppo, è incredibilmente "italiano" ma, forse, dalla redazione guidata dalla brava Gabanelli era lecito aspettarsi qualcosa di più: la puntata su Internet è risultata, a mio avviso, un’accozzaglia di luoghi comuni, di banalizzazioni e di sensazionalismi a volte davvero poco incoraggianti, il cui unico scopo è sembrato quello di spaventare (più che informare) gli "utenti della domenica".
Parlare male di Internet in Italia è facile (abbiamo recentemente affrontato il discorso in questo post sul nostro blog) e la puntata di Report andata in onda ieri sera, purtroppo, non è sembrata discostarsi molto da questa brutta tradizione nostrana.
Per finire, permettetemi un’osservazione personale: il profitto non è una colpa. Fare profitti non significa (necessariamente) essere il diavolo.
Sbandierare al mondo le cifre miliardarie guadagnate da Zuckerberg (Facebook) e dall’accoppiata Page-Brin (Google) non equivale ad una prova di colpevolezza. Anzi! credo che il mondo debba essere grato a queste persone per aver inventato qualcosa che ha saputo cambiare le nostre vite. Che poi queste idee siano diventate un business miliardario era logico, prevedibile e – permettetemi – non c’è davvero nulla di male.