Nvidia ha presentato R2X al CES 2025 di Las Vegas, un prototipo di avatar AI pensato per “vivere” sul Desktop del PC. Questo assistente AI, del tutto simile ad un personaggio dei videogiochi, aiuta gli utenti a navigare tra le app interagendo tramite testo o voce. È possibile anche caricare file per richiederne l’elaborazione o chiedere all’assistente di monitorare lo schermo e la videocamera in tempo reale.
Cosa sa fare R2X di Nvidia
R2X viene animato utilizzando i modelli AI di Nvidia e può essere integrato con LLM (Large Language Models) di terze parti come per esempio GPT-4o di OpenAI o Grok di xAI. Con esso Nvidia punta a combinare capacità generative proprie dei videogiochi con i modelli linguistici avanzati, creando un’interfaccia AI che simula quanto più possibile l’esperienza umana.
L’azienda intende rendere i suoi avatar open source entro la prima metà del 2025. L’idea è quella di offrire agli sviluppatori un’interfaccia per integrare dei software basati sull’AI o eseguire R2X localmente.
Esso include una funzionalità per lo screenshot continuo dello schermo, simile al Recall di Microsoft, che può analizzare i contenuti visualizzati per fornire assistenza. Diventa quindi utile per risolvere, ad esempio, task di programmazione complessi. Si tratta comunque di un’opzione disattivata per impostazione predefinita in modo da mitigare eventuali problemi di privacy.
I limiti del prototipo
Il prototipo di Nvidia presenta però ancora dei limiti. Durante i test sarebbero emersi ad esempio alcuni difetti nel rendering delle espressioni facciali, sarebbero state fornite istruzioni errate e l’avatar avrebbe perso la capacità di leggere lo schermo.
Tali problematiche emergerebbero in modo più o meno evidente a seconda del modello generativo utilizzato. Ragion per cui l’utente dovrebbe essere in grado di individuare quello più adatto a svolgere compiti specifici, come per esempio fornire assistenza durante l’uso di un determinato software.