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Quasi 4000 denunce per P2P

Prima o poi doveva succedere anche in Italia. Sono infatti partite le 3636 lettere di denuncia recapitate ad altrettanti utenti di programmi di file sharing che sarebbero coinvolti nel noto caso Peppermint. L’accusa è quella di aver condiviso illegalmente materiale coperto da diritti d’autore, in particolare file musicali.

Chi riceverà la lettera, sarà invitato a cancellare tutti i contenuti protetti dal proprio computer e al pagamento di un indennizzo alla casa discografica tedesca Peppermint Jam Records Gmbh. La cifra dovrebbe aggirarsi attorno a qualche centinaio di Euro per ognuna delle persone coinvolte nella vicenda.

L’iniziativa dei legali della casa discografica di Hannover è statà presa sulla scia di episodi analoghi avvenuti spesso negli Stati Uniti o in Australia. Chi dovesse accogliere la proposta contenuta nella lettera eviterà di subire una denuncia formale che lo porterebbe a presentarsi in tribunale per rispondere a quello che in Italia è considerato un reato penale.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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