Windows 11 è stato presentato nel giugno dello scorso anno e rilasciato tra il 4 ed il 5 ottobre 2021, si tratta quindi di un sistema operativo relativamente giovane ma la Casa di Redmond starebbe già pensando allo sviluppo di Windows 12. Una notizia curiosa considerando che, nelle intenzioni iniziali, Windows 10 sarebbe dovuto essere l’ultimo OS di Microsoft.
Per il momento la compagnia di Satya Nadella e soci non avrebbe fornito alcuna conferma riguardo a questo progetto e tutte le anticipazioni disponibili sarebbero state diffuse grazie a rivelazioni da parte di fonti interne anonime, le prime notizie riguarderebbero i requisiti minimi della piattaforma che sembrerebbero essere già da ora particolarmente restrittivi.
Non si potrà avere accesso a Windows 12 in assenza di connessione
Innanzitutto Redmond avrebbe deciso di vincolare l’uso di Windows 12 al possesso di un account Microsoft, ciò sarebbe stato previsto sia per la versione Home che per quella Pro. Attivarlo non richiede una procedura particolarmente complicata ma gli utenti sarebbero costretti a disporre di una connessione ad Internet per potersi autenticare.
Così come già accaduto di recente con Windows 11, anche nel caso del futuro Windows 12 dovrebbe essere obbligatorio disporre di un terminale con modulo TPM 2.0 attivato sulla scheda madre, stesso discorso per quanto riguarda il Secure Boot (avvio protetto) abilitato tramite l’interfaccia UEFI (Unified Extensible Firmware Interface).
Per quanto riguarda l’interfaccia utente non sarebbe ancora disponibile alcun leak, quest’ultima però potrebbe essere completamente rivista con un approccio improntato al ritorno al passato mutuando qualche elemento da Windows 10, anche in virtù del fatto che quella in dotazione a Windows 11 non sarebbe stata accettata di buon grado da una buona parte dell’utenza.