Secondo una recente rilevazione operata dai ricercatori della North Carolina State University, le anterprime pirata dei contenuti musicali non costituirebbero un disincentivo all’acquisto dei brani, anzi, in alcuni casi sarebbero invece di stimolo alle vendite.
Succede infatti molto spesso che in Rete circolino delle preview senza alcun permesso da parte delle case discografiche, questo fenomeno viene combattuto anche per vie legali dalle majors perché ritenuto dannoso per i futuri incassi derivanti dalle proprie produzioni cosa che, secondo questa ricerca, non sarebbe del tutto vera.
Lo studio si basa su statistiche relative ai download di oltre mille diversi album effettuati da un tracker BitTorrent specializzato nella condivisione audio, i risultati sarebbero relative ad un periodo compreso tra il maggio del 2010 e il gennaio dell’anno successivo. Alla luce di risultati di questo studio, si sarebbe registrato un incremento delle vendite dovuto alla circolazione delle pre-release pirata, tuttavia tale incremento sarebbe comunque di entità marginale, inoltre, toccherebbe soltanto i brani di artisti che possono vantare una fama già fortemente consolidata.