Recentemente i colossi delle carte di credito Visa e Mastercard avrebbero deciso di avviare delle indagini riguardanti alcuni pagamenti effettuati su PornHub attraverso i propri sistemi, il tutto sarebbe nato da un’inchiesta del New York Times in grado di evidenziare la presenza nella piattaforma per l’adult entertainment di immagini potenzialmente frutto di abusi.
Il rischio per PornHub è quindi quello di non potersi più avvalere delle due società precedentemente citate per quanto riguarda i pagamenti degli utenti e l’invio delle commissioni ai performer, gran parte del suo successo si basa infatti sulle autoproduzioni di terze parti che dividono i propri guadagni con il servizio in cambio di visibilità, supporto tecnico e accesso all’infrastruttura per lo streaming.
Pornhub dovrà attuare delle policy più rigorose per tutelare i rapporti coi suoi fornitori di servizi
Nel corso della sua lunga storia, venne infatti fondato nel maggio del 2007, il portale canadese ha visto crescere costantemente la propria utenza, tanto da superare i 42 miliardi di visite soltanto nel corso del 2020. Si tratta del sito Web più visitato al Mondo nel suo settore ma, data la natura controversa dei contenuti pubblicati, il suo rapporto con i fornitori rimane sempre particolarmente delicato.
Per questo motivo i vertici di PornHub avrebbero deciso di consentire il caricamento dei video soltanto agli utenti verificati, tale iniziativa potrebbe comunque danneggiare il modello di business della compagnia che genera gran parte dei suoi guadagni attraverso le produzioni amatoriali, quelle plausibilmente più danneggiate dalle nuove policy.
Il catalogo della piattaforma verrà completamente revisionato dai legali dell’azienda in modo da identificare tutti i contenuti che potrebbero essere considerati illegali, inoltre ai visitatori non sarà più permesso di scaricare questi ultimi in modo da scongiurare il fenomeno del re-upload che consente la diffusione dei video anche dopo che vengono rimossi.