Il Partito Pirata tedesco ha raccolto l’8,9% dei voti alle ultime elezioni politiche, un risultato andato ben oltre le più rosee aspettative, tanto che si potrebbe parlare tranquillamente di vittoria, e che ha permesso a questo giovane gruppo di attivisti di conquistare ben 15 seggi al Parlamento di Berlino.
Nato nel 2006, il Partito Pirata (Piraten Partei) aveva inizialmente un programma politico strettamente legalo a tematiche come il File Sharing libero e depenalizzato, oggi esso rappresenta ulteriori istanze tra cui per esempio l’autodeterminazione e il liberismo economico.
Giunti numerosi in Parlamento con una campagna elettorale costata appena 35 mila Euro, gli esponenti del Partito Pirata devono parte di questo risultato ad un sondaggio elettorale che li dava attorno al 5% spingendo sempre più cittadini tedeschi ad avere fiducia in una loro possibile affermazione.
Il Partito Pirata tedesco non è l’unica formazione politica europea creatasi attorno agli ideali della libertà in Rete e presentarsi alle elezioni politiche, un altro esempio in questo senso è il Piratpartiet svedese che però oggi gode di un consenso abbastanza risicato in patria.