Attualmente Google starebbe affrontando un processo antitrust che lo vede contrapposto alle autorità statunitensi, queste ultime avrebbero infatti formulato un’accusa di monopolio nel mercato delle ricerche online a causa degli accordi spesso miliardari siglati con le aziende che producono device Android e browser vendor come Apple (Safari) a Mozilla (Firefox).
Nel caso in cui Mountain View dovesse perdere la battaglia in tribunale la situazione potrebbe cambiare radicalmente e alcune compagnie dovrebbero cercare una soluzione alternativa. Tra queste ultime vi è la già citata casa di Cupertino che, secondo indiscrezioni, starebbe valutando la possibilità di utilizzare Pegasus come motore di ricerca predefinito.
Quest’ultimo è un progetto capitanato da John Giannandrea, ex manager di Alphabet, e viene sviluppato con l’intento di creare un’evoluzione di Spotlight, l’applicazione che permette di effettuare ricerche su Mac. Tale caratteristica lo rende facilmente integrabile con i sistemi operativi iOS e iPadOS per cui risulta preferibile al altri protagonisti dello stesso mercato come Bing.
Come anticipato, l’adozione di Pegasus da parte del gruppo di Tim Cook e soci è per il momento soltanto un’ipotesi, a questo proposito basterebbe ricordare che Eddy Cue, vice presidente senior della divisione Servizi di Apple, sottolineò a suo tempo che Cupertino non avrebbe avuto la necessità di lanciare un proprio motore di ricerca perché è già disponibile Google.
Nonostante le posizione espresse da una voce così autorevole, la Mela Morsicata dispone già di un ecosistema simile a quello di Big G che comprende sia un sistema per la gestione delle inserzioni pubblicitarie che il crawler Applebot. Grazie alla sua azione l’azienda svolge già un’attività di indicizzazione dei contenuti online che potrebbe essere utlizzata in Pegasus.