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Outlook: in arrivo il supporto per i file .pst

Microsoft ha annunciato una modifica importante per la gestione delle e-mail su Windows 11. Essa riguarda l’implementazione del supporto per i file .pst nella nuova versione di Outlook. Questo cambiamento arriva anche in conseguenza della decisione di eliminare le applicazioni Mail e Calendar che smetteranno di essere supportate il 31 dicembre 2024. Dopo tale data gli utenti non potranno più inviare o ricevere messaggi utilizzando tali applicazioni, rendendo necessario il passaggio al nuovo Outlook.

Nuovo Outlook con supporto .pst

Il supporto per i file .pst è una feature essenziale per molti utenti che archiviano e-mail e dati localmente. Si tratta di una novità inizialmente previsto per marzo 2025 ma Microsoft ha anticipato il primo rilascio a gennaio 2025. Questa prima fase permetterà l’accesso in sola lettura ai messaggi di posta contenuti nei .pst. Funzionalità aggiuntive, come l’accesso a eventi del calendario, contatti e attività archiviate verranno introdotte in aggiornamenti successivi.

La nuova versione di Outlook, che è basata sull’architettura web di Outlook.com, ha ricevuto critiche per la mancanza di alcune funzionalità presenti nelle precedenti versioni della stessa applicazione e nelle app Mail e Calendar. Questi limiti sono dovuti al fatto che si tratta di una soluzione basata sul Cloud e alla transizione graduale verso un’unica esperienza unificata per gli utenti. Microsoft si è quindi impegnata a migliorare il nuovo Outlook aggiungendo le funzionalità mancanti e garantendo una transizione più indolore.

L’addio a Windows Mail si avvicina

Gli utilizzatori sono invitati a migrare al nuovo Outlook il prima possibile per evitare interruzioni del servizio. Microsoft ha dichiarato che continuerà ad aggiornare il nuovo Outlook per renderlo più completo e ad allinearlo alle esigenze degli utenti, sottolineando che la transizione fa parte di una strategia più ampia per razionalizzare i suoi servizi e migliorare l’integrazione con il Cloud dell’azienda.

Per gli utenti abituati alle funzionalità legacy il nuovo approccio dell’azienda potrebbe però comportare dei disagi. Un motivo in più per effettuare la migrazione richiesta il prima possibile.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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