Dopo aver sciolto e successivamente ricostituito il proprio dipartimento di Robotica, OpenAI ha rivelato alcuni nuovi dettagli sui suoi piani nel settore attraverso un post di Caitlin Kalinowski, direttrice della divisione hardware, e pubblicato nuove offerte di lavoro. Kalinowski, ex componente della divisione AR di Meta, ha annunciato che OpenAI svilupperà dei robot dotati di sensori con cui saranno in grado di interagire con il contesto in cui operano.
Gli obiettivi per la Robotica di OpenAI
Il team si concentrerà su robot “versatili,” “adattivi” e “multiuso” capaci di operare con intelligenza simile a quella umana in ambienti reali. OpenAI sta progettando nuovi sensori e componenti computazionali per questi robot che saranno alimentati da modelli di intelligenza artificiale sviluppati internamente.
Le descrizioni delle posizioni lavorative offerte rivelano che OpenAI intende integrare hardware e software avanzati per creare robot in grado di integrare capacità AI di alto livello contro le limitazioni fisiche delle piattaforme robotiche. Una delle offerte suggerisce che i robot di OpenAI potrebbero essere dotati di arti, mentre un’altra menziona il coinvolgimento di lavoratori a contratto per testare i prototipi.
La compagnia starebbe poi pianificando lo sviluppo di un robot umanoide che potrebbe raggiungere lo stadio di produzione su larga scala. Un’offerta di lavoro riguarda infatti un ingegnere con esperienza nella progettazione di sistemi meccanici destinati a produzioni di massa superiori ad un milione di unità.
Altri progetti hardware, non solo robot
Il settore della Robotica ha raccolto oltre 6,4 miliardi di dollari in investimenti nel 2024, con aziende come Carbon Robotics e Bear Robotics che hanno trovato successo in nicchie specifiche come la robotica agricola e i robot mobili per il trasporto di oggetti. I robot umanoidi, sostenuti anche da OpenAI attraverso società come X1 e Figure, rimangono però i progetti più ambiziosi.
Oltre agli impegni per la robotica, OpenAI sta collaborando con il designer Jony Ive, ex di Apple, per sviluppare un nuovo dispositivo basato sull’intelligenza artificiale e sta progettando un chip personalizzato su cui eseguire direttamente i suoi modelli AI.