Il colosso delle GPU NVIDIA e il gigante dei semiconduttori Intel avrebbero deciso di attivare una partnership commerciale con lo scopo di unire le forze contro il fenomeno del chip shortage, una condizione che ormai da diversi mesi sta rendendo molto difficile reperire microprocessori in un mercato dove la domanda cresce in modo esponenziale.
Una parziale conferma di questa nuova alleanza sarebbe venuta dal massimo dirigente di NVIDIA, Jensen Huang, che intervistato da Reuters avrebbe ammesso l’esistenza di trattative in corso tra le due aziende, lasciando capire che un accordo potrebbe essere molto vicino. Stando alle anticipazioni si tratterebbe però di un progetto destinato a dare effetti nel lungo periodo.
Nvidia utilizzerà le fonderie di Intel e cercherà nuovi fornitori
In sostanza Intel dovrebbe mettere a disposizione di NVIDIA le proprie fonderie per permettere a quest’ultima di realizzare un maggior numero di componenti, ciò non potrà essere portato a termine nel giro di poco tempo perché Intel dovrà aprire le porte al nuovo partner tenendo conto del fatto che anche la sua produzione non dovrà essere limitata.
NVIDIA avrebbe la necessità di operare tramite nuovi fornitori per sviluppare un’offerta adeguata alle richieste odierne, fino ad ora i suoi microchip sono stati prodotti da un’azienda asiatica, la TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), che è attualmente la più grande fabbrica indipendente di semiconduttori del pianeta.
Così come diverse altre compagnie dello stesso comparto, anche NVIDIA e Intel sembrerebbero intenzionate ad abbandonare il modello che fino ad ora vedeva la stragrande maggioranza della produzione concentrarsi in Oriente. L’intenzione per il futuro è chiaramente quella di produrre quanti più componenti possibili tra America ed Europa.