McAfee, azienda specializzata nelle soluzioni per la Cybersecurity nota sia per i suoi antivirus che per il suo vulcanico fondatore, starebbe preparando una nuova IPO (Initial Public Offering) con l’obbiettivo di raccogliere 740 milioni di dollari, in progetto vi sarebbe la vendita di 37 milioni di titoli azionari al prezzo di circa 20 dollari l’uno.
La notizia è particolarmente interessante, non soltanto presso gli ambienti finanziari, perché la compagnia mancava dalla Borsa da circa un decennio. Tale iniziativa, già in corso, vedrà coinvolta da una parte la stessa azienda, che metterà a disposizione 31 milioni di azioni, e dall’altra azionisti che parteciperanno con altri 6 milioni di titoli.
McAfee dovrebbe valere circa 8.6 miliardi di dollari, attualmente è in parte una controllata della Intel che ne acquisì la proprietà nel corso del 2010 ma, durante il 2016, decise di trasferire il 51% delle proprie quote alla società di private equity Texas Pacific Group. Tale operazione venne conclusa grazie ad un accordo basato su un’offerta pari a 1.1 miliardi di dollari.
McAfee mostra un primo semestre molto positivo rispetto all’anno scorso
Ad oggi l’andamento della compagnia è sostanzialmente positivo, nel corso del primo semestre dell’anno corrente i profitti generati dalla sua attività sarebbero stati pari a 31 milioni di dollari a fronte di un fatturato assestatosi intorno agli 1.4 miliardi. Nello stesso periodo del 2019 i ricavi sarebbero stati invece pari a 1.3 miliardi di dollari a fronte di perdite per 146 milioni.
Nel contempo la vita del fondatore John McAfee sembrerebbe essere ancora abbastanza travagliata, recentemente infatti sarebbe stato costretto a confrontarsi con un’accusa da parte SEC (Securities and Exchange Commission) statunitense secondo cui egli avrebbe promosso la vendita di valute virtuali senza rendere noto di aver ricevuto un compenso per farlo.