I vertici della Nokia starebbero valutando alcune alternative per il futuro dell’azienda tra cui anche quelle dell’acquisizione da parte di un’altra società e della fusione. L’indiscrezione è stata riportata da Bloomberg senza però chiarire se il gruppo scandinavo abbia intenzione di cedere soltanto alcuni dei propri asset o tutte le divisioni attualmente operative.
Sarebbe bastato questo rumor a determinare un sostanzioso incremento in termini di valore (1.1%) del titolo azionario Nokia, risultato positivo ottenuto in un momento in cui l’indice europeo delle quotate High Tech non starebbe attraversando il suo momento migliore. Il board di Espoo non avrebbe però fornito alcuna conferma a supporto delle notizie diffuse fino ad ora.
Al contrario, l’ipotesi di un interesse per la vendita della compagnia sarebbe stata smentita da fonti anonime (e quindi non necessariamente affidabili) interne ad essa. Gli analisti delle banche d’affari starebbero però guardando con attenzione alla future scelte di Nokia, convinti che qualche big della tecnologia potrebbe farsi avanti con un’offerta.
A rendere appetibile la società potrebbe essere il suo portafoglio brevetti. La storia di Nokia è ben nota: un tempo dominatrice del mercato mobile non è riuscita a superare indenne il momento di passaggio tra i future phone e gli smartphone, dopo aver venduto la sua divisione Devices & Services a Microsoft nel 2013 si è concentrata sulle tecnologie per le comunicazioni fino ai recenti progetti sul 5G.
Attualmente il gruppo sta affrontando un severo piano di ristrutturazione che lo scorso gennaio ha portato all’annuncio di 1330 licenziamenti su un totale di 6 mila dipendenti in Finlandia, questa operazione dovrebbe portare ad una riduzione dei costi pari a circa mezzo miliardo di euro che dovrebbero essere reinvestiti in ricerca e sviluppo sul 5G.