Apple Intelligence, la vera grande novità della WWDC 2024, basa il suo funzionamento su un modello generativo on-device e su un servizio esterno, il chatbot ChatGPT di OpenAI. Quest’ultimo entra in gioco soltanto su autorizzazione dell’utente, fornendo quando necessario le risposte che l’assistente Siri non è in grado di elaborare da solo.
Fin da subito Tim Cook e soci hanno assicurato che OpenAI non sarebbe stata l’unica partner di Cupertino nel progetto. Per avere più libertà di scelta gli utenti avranno accesso ad un maggior numero di LLM (Large Language Model) tra cui vi dovrebbe essere Gemini di Google ma probabilmente non LLama di Meta. Le due aziende non sarebbero riuscite infatti a trovare un accordo.
Apple wants you to know it still doesn't like Meta https://t.co/j88wZ4bSpo
— Business Insider (@BusinessInsider) June 25, 2024
Stando alle indiscrezioni circolate in proposito, le trattative tra Apple e Menlo Park sarebbero iniziate a marzo 2024, proprio quando la Mela Morsicata era impegnata a negoziare con il gruppo di Sam Altman e Mountain View. Le due parti però non avrebbero trovato una posizione comune per quanto riguarda la privacy degli utilizzatori.
A ciò si aggiunga che le relazioni tra le due aziende non sono state mai esattamente rilassate. Apple ha spesso criticato le aziende il cui core business si basa sul trattamento dei dati per finalità di marketing e Meta, da parte sua, non ha gradito il sistema di opt-in che in iOS e non solo consente agli utenti di controllare meglio quali informazioni personali vengono cedute.
Cupertino potrebbe essere già alla ricerca di altre partnership e tra i vari nomi si fa anche quello di Anthropic che ha sviluppato i modelli della famiglia Claude. In ogni caso Apple Intelligence non dovrebbe arrivare in Europa e in Italia prima del prossimo anno e per allora Cupertino potrebbe decidere di incentrare l’Apple Intelligence su un proprio LLM.