La direttrice generale della RAI, Lorenza Lei, avrebbe recentemente diramato un comunicato in cui si farebbe esplicito divieto ai dipendenti della Televisione Pubblica di postare commenti e dichiarazioni tramite il Web e in particolare attraverso i social network.
Non si tratterebbe quindi tanto di un divieto di utilizzo (come accade per certe circolari "anti-fannulloni" delle amministrazioni pubbliche e private) ma piuttosto di un "divieto di partecipazione" a piattaforme come per esempio Facebook o il servizio per per microblogging Twitter.
L’ordinanza deriverebbe da alcuni fatti verificatisi di recente, su Internet sarebbero infatti comparsi interventi non ortodossi nei confronti di Viale Mazzini da parte di persone che a vario titolo lavorano per l’emittente; il divieto sarebbe stato quindi concepito per arginare tale fenomeno.
La decisione della Lai avrebbe suscitato immediate polemiche, da più parti si sarebbe infatti levato un coro di proteste contro quello che verrebbe definito un tentativo di imbavagliare dipendenti e collaboratori; per contro i vertici RAI avrebbero affermato che il comunicato non fa altro che richiedere il rispetto di regole già stabilite da tempo.