Telepathy, il nome non è stato scelto a caso, è il primo device impiantato dalla Neuralink su un essere umano. Parliamo nello specifico della società creata da Elon Musk (e non solo) per la realizzazione di interfacce neurali, l’obbiettivo è quello di supportare l’interazione diretta tra cervello e computer, soprattutto per soggetti affetti da mobilità limitata.
Stando a quanto riportato dallo stesso imprenditore sudafricano su X, il social network di sua proprietà, la persona che domenica scorsa è stata sottoposta a questa operazione si starebbe riprendendono bene, inoltre i primi risultati della sperimentazione avrebbero già permesso di registrare dei picchi neurali e sarebbero quindi promettenti.
The first human received an implant from @Neuralink yesterday and is recovering well.
Initial results show promising neuron spike detection.
— Elon Musk (@elonmusk) January 29, 2024
Semplificando all’estremo, Telepathy è un impianto cerebrale che raccoglie gli impulsi provenienti dal cervello umano e li converte in informazioni comprensibili dal terminale con cui comunica. In questo modo la persona che dispone del dispositivo può inviare instruzioni e comandi, recuperando almeno in parte capacità perdute a causa di patologie o incidenti.
Neuralink, che ha preso questo nome nel 2017 dopo l’avvio dell’anno precedente, ha ricevuto soltanto di recente l’autorizzazione da parte della Food and Drug Administration ad effettuare dei trial sugli esseri umani. I test sull’uomo sono quindi ancora in fase iniziale e arrivano dopo un lungo periodo di sperimentazioni sulle cavie da laboratorio.
L’iniziativa, che non manca di aspetti positivi, ha suscitato comunque alcune perplessità riguardo alle possibili implicazioni di un impianto in grado di prelevare dati direttamente dal cervello. In ogni caso per il momento siamo probabilmente ancora molto lontani dall’inizio di una fase di commercializzazione che potrebbe richiedere anche decenni.