"What Jennifer Did: il caso Jennifer Pan" è un documentario pubblicato da Netflix nel 2024 e dedicato alla vicenda di una ragazza canadese che, dopo aver chiamato la polizia per denunciare l’omicidio della madre e il ferimento del padre, venne sospettata del delitto e quindi condannata perché riconosciuta colpevole. Un "crime" in piena regola.
Fin qui niente di strano, il catalogo della piattaforma straripa di contenuti incentrati su delitti risolti o irrisolti, se non fosse per il fatto che il documentario è ora al centro di polemiche per l’uso dell’Intelligenza Artificiale nella sua realizzazione. Un mistero dentro il mistero, in quanto Netflix non avrebbe fornito alcun dettaglio riguardo a questo aspetto.
Dopo circa una mezz’ora dall’inizio delle visione di "What Jennifer Did" si possono notare infatti alcuni particolari che sembrerebbero confermare il ricorso all’AI generativa, come per esempio una fotografia della stessa ragazza al minuto 28:07 dove le mani appaiono deformate, alcune dita sono insistiguibili, e in una posizione del tutto innaturale.
Netflix has been accused of using AI-manipulated images in the true crime documentary What Jennifer Did.https://t.co/RcXumxH8D5
— PetaPixel (@petapixel) April 15, 2024
Nello stesso video alcuni oggetti sullo sfondo apparirebbero deformati così come alcuni tratti del viso. In un caso si vedrebbe anche un dente troppo lungo per essere reale, tutti particolari che sembrerebbero supportare la tesi secondo cui si sia fatto ricorso alla AI per modificare delle immagini in un documetario che parla di una vicenda realmente accaduta.
Le polemiche intorno a "What Jennifer Did" non sono le prime e probabilmente non saranno le ultime riguardo all’utilizzo della AI nei contenuti audiovisivi. A questo proposito è utile ricordare che OpenAI, la compagnia a cui si deve ChatGPT, ha realizzato SORA, un modello generativo text-to-video in grado di generare filmati a partire da prompt testuali.