Ad inizio dello scorso anno il social network Twitter decise di bannare l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump a seguito dei disordini che videro alcuni dei suoi sostenitori attaccare Capitol Hill, edificio in cui hanno sede il Governo USA, la Corte Suprema, la Camera dei Rappresentanti e il Senato. L’obbiettivo dei rivoltosi era quello di bloccare la conferma di Joe Biden come nuovo inquilino della Casa Bianca.
Da allora le cose per Twitter sono molto cambiate, il fondatore della piattaforma Jack Dorsey ha abbandonato la sua creatura, la società che fa capo ad essa non è più quotata in borsa e Elon Musk ne è diventato l’unico proprietario in seguito ad un’offerta pari a 44 miliardi di dollari. Nel corso delle prossime settimane l’imprenditore sudafricano dovrebbe diventare anche CEO ad interim del gruppo.
Dall’alto del suo quasi totale controllo sul progetto (ammesso che le autorità antitrust non abbiano nulla da contestare in merito), il fondatore di Tesla e SpaceX avrebbe recentemente affermato nel corso di una sua intervista rilasciata al Financial Times che l’allontanamento di Trump da Twitter fu una decisione sbagliata dal punto di vista morale.
A tal proposito Musk avrebbe voluto ricordare che attualmente egli non potrebbe essere ancora considerato il proprietario di Twitter, mancano infatti dei passaggi formali per il completamento dell’iter, questo significa che in ogni caso nelle prossime ore non assisteremo ad un ritiro del ban permanente che ha colpito Trump nel 2021.
Dopo il ritiro forzato dal Sito Cinguettante Trump ha lanciato un proprio social network chiamato Truth che è stato protagonista più di un grande eco mediatico che di un vero successo di pubblico, per questo motivo egli potrebbe avere tutto l’interesse di rientrare in Twitter considerando che quasi sicuramente sarà il candidato repubblicano alle presidenziali del 2024.