Gli internauti di lunga data ricorderanno sicuramente che un tempo Firefox, il browser Web della fondazione Mozilla, era talmente popolare da riuscire ad insidiare la posizione di predominio detenuta da Internet Explorer di Microsoft. Si trattò di una vera e propria rivincita dell’Open Source sulle soluzioni proprietarie e Closed Source.
Ora però le cose sono cambiate, il browser più utilizzato al mondo è Google Chrome e la quota di mercato del "Panda rosso" nel segmento Desktop è inferiore anche a quelle di Edge e Safari, non riuscendo ad arrivare agli 8 punti percentuali. Nel mobile la situazione sarebbe ancora peggiore, con un marketshare che sfiorerebbe a malapena lo 0.5% e sarebbe inferiore persino a quello di Opera.
Come rimediare a questo declino? L’idea di Mozilla, e soprattutto della sua nuova CEO Laura Chambers che di recente ha preso il posto di Mitchell Baker, sembrerebbe essere quella di puntare sull`Intelligenza Artificiale. Pe far questo la divisione che si occupa di AI e Machine Learning verrà potenziata accogliendo componenti prima impegnati nella cura dei contenuti nel progetto Pocket.
Contestualmente la fondazione non potrà fare a meno di tagliare alcuni "rami secchi" e di diminuire gli sforzi e gli investimenti sui progetti meno remunerativi. La nuova strategia includerà anche il ricorso ai licenziamenti, per questa ragione almeno una sessantina degli attuali dipendenti dovrebbero perdere il loro posto di lavoro.
Mozilla, the maker of web browser Firefox, is cutting about 60 jobs as part of a shake-up under a new chief executive officer. https://t.co/55aq0X54KO
— Bloomberg Technology (@technology) February 13, 2024
Tra le iniziative che non avranno seguito vi sarà Hubs, il metaverso di Mozilla, mentre verranno dedicate meno risorse all`implementazione del VPN (Virtual Private Network), al progetto Online Footprint Scrubber (praticamente appena nato) contro il tracciamento online, a Mastodon e alla piattaforma gratuita Relay che permette di creare indirizzi di posta elettronica temporanei.