L’edizione più recente dell’Ericsson Mobility Report indica in non meno di un miliardo il numero di abbonati a servizi per la connettività in 5G entro il prossimo quinquennio. Contestualmente le connessioni cellulari appositamente dedicate ai dispositivi IoT (Internet of Thinghs) dovrebbero raggiungere quota 3.5 miliardi.
A guidare la transazione verso il nuovo standard sarà molto probabilmente il Nord America con oltre il 50% delle connessioni in 5G entro il 2023, seguirebbero poi le economie del Nord Est asiatico (in particolare Corea del Sud e Giappone) con il 34% e l’emisfero occidentale del Vecchio Continente con 21 punti percentuali.
Stando alle attuali tendenze di mercato, i primi dispositivi compatibili con il 5G destinati alla diffusione di massa dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno corrente, ma è probabile che i primi sintomi di una migrazione importante dal 4G (o protocolli precedenti) non siano destinati a manifestarsi prima del prossimo biennio.
A facilitare la diffusione del 5G dovrebbero essere in particolare le decisioni prese nel corso del 2017 da parte del 3GPP (Third Generation Partnership Project), ente per la standardizzazione a cui si deve il rilascio di una variante non standalone, quindi utilizzabile da subito, a cui seguirà una definitiva variante standalone entro giugno.
Negli Stati Uniti sarebbero già 4 gli operatori di telecomunicazioni intenzionati a lanciare i primi dispositivi in 5G tra la fine del 2018 e la prima metà del prossimo anno. I primi smartphone con supporto per il 5G in banda media dovrebbero essere disponibili ad inizio 2019, seguiti da quelli con supporto per le bande restanti entro la metà dello stesso anno.