Quando nel giugno del 2016 Microsoft acquistò LinkedIn per 26.2 miliardi di dollari, diversi analisiti si chiesero quale sarebbe stato il futuro di Yammer. Creato nel 2008 e passato sotto il controllo della Casa di Redmond nel corso del 2012 per poco più di un miliardo di dollari, anche quest’ultimo è infatti un social network professionale.
Diversamente dalle previsioni più pessimistiche il progetto Yammer non andò a morire, Satya Nadella e soci hanno deciso di trasformarlo in uno strumento per la comunicazione in ambito aziendale. Non stupisce quindi che nel corso della conferenza Ignite 2019 sia stata annunciata la completa integrazione tra la piattaforma e Microsoft 365.
Se implementato come un tradizionale tool per la condivisione di risorse in ambito collaborativo, Yammer avrebbe potuto sovrapporsi ad un’altra soluzione enterprise come Teams, ma la compagnia statunitense ha deciso di non sacrificare la sua natura di social networking trasformandolo in uno spazio per il dialogo tra colleghi e tra dirigenti e dipendententi.
Le nuove funzionalità di Yammer prevedono l’interoperabilità con altre applicazioni per la comunicazione come per esempio il servizio di post elettronica Web based Outlook, il Content Management System SharePoint e lo stesso Teams, di cui completa il supporto alle chat (con possibilità di organizzare eventi) e le videoconferenze, mutuandone nel contempo le feature per il content sharing.
L’ennesima evoluzione di Yammer è anche il frutto dell’esperienza maturata da Microsoft nel settore delle Intelligenze Artificiali grazie a Project Cortex, un sistema basato sul Machine Learning consentirà infatti di selezionare ed evidenziare gli argomenti più rilevanti, aiutando le aziende a concentrare le comunicazioni sugli aspetti più rilevanti dal punto di vista della produttività.