La casa di Redmond sarebbe al lavoro in collaborazione con l’azienda svedese NetClean per la realizzazione di un sistema automatizzato per l’identificazione di immagini a carattere pedopornografico pubblicate in Rete; l’applicazione non dovrebbe basarsi sul semplice riconoscimento facciale.
Più propriamente, i ricercatori dei due gruppi starebbero ideando un sistema di scansione in grado di rilevare una specifica fotografia salvata nel disco rigido di un Pc (o in altro supporto per la memorizzazione) e di controllare se su Internet sono presenti delle copie.
La realizzazione di una tecnologia come questa permetterebbe da una parte di ripulire la Rete sia dalle immagini scattate a danno dei minori che di coloro che ne fanno mercato o scambio, dall’altra consentirebbe agli inquirenti di non dover visualizzare continuamente contenuti potenzialmente disturbanti.
Tale sistema, denominato PhotoDNA, è già disponibile in via sperimentale e viene utilizzato su Facebook per le procedure di identificazione delle immagini di minori; il prossimo passo dovrebbe essere quello di creare uno strumento efficace per le indagini di polizia.