Volodymyr Kvashuk, ex collaboratore della Casa di Redmond, sarebbe stato condanno a scontare ben 9 anni di reclusione in carcere per aver sottratto circa 10 milioni di dollari in cryptovaluta (per la precisione bitcoin) all’azienda capitanata da Satya Nadella. L’attività criminosa alla base della sentenza si sarebbe protratta per circa 2 anni portando alla formulazione di vari capi di imputazione.
Nello specifico Kvashuk sarebbe stato accusato di accesso illecito ad un terminale, falsa dichiarazione dei redditi (2 capi di imputazione), furto di identità (2 capi di imputazione), frode (2 capi di imputazione) e riciclaggio di denaro (6 capi di imputazione). Conoscendo la severità della giustizia americana le conseguenze penali sarebbero potute essere anche molto più severe.
Kvashuk è un cittadino ucraino e avrebbe collaborato con Microsoft nel periodo compreso tra il 2016 e il 2018 prendendo parte ad un progetto incentrato sull’attività di vendita, nonostante la sua residenza negli Stati Uniti (a Washington) egli avrebbe conservato la sua cittadinanza nell’est Europa e potrebbe essere rimandato immediatamente in patria una volta scontata la pena.
Il colpevole dovrà risarcire 8.3 milioni di dollari
La condanna dovrebbe prevedere anche un risarcimento a favore delle compagnia di Seattle per un importo pari a circa 8.3 milioni di dollari, è però utile segnalare che il processo sostenuto da Kvashuk risulterebbe essere il primo in assoluto in cui un’accusa di falsa dichiarazione dei redditi viene ricollegata all’utilizzo delle cryptovalute.
Queste ultime sarebbero state sfruttate dall’uomo nel tentativo di riciclare i proventi derivanti dalla sottrazione di carte regalo e di altri prodotti digitali appartenenti a Microsoft, le imputazioni per furto di identità deriverebbero invece dall’utilizzo indebito di alcuni indirizzi di posta elettronica registrati a nome di altrettanti dipendenti del gruppo.