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Microsoft apre all’open sorce ma…

Recentemente la Casa di Redmond si è impegnata a rendere pubblici i sorgenti di alcuni suoi applicativi e, cosa più importate, a non fare causa contro coloro che dovessero utilizzarli per fini diversi dal lucro.

Alcuni esperti hanno però sentito il dovere di avvertire gli sviluppatori di un possibile pericolo (per le loro tasche): l’apertura di Microsoft non giustificherebbe coloro che dovessero utilizzare codice proprietario per integrarlo in software Open Source.

Prima di "appropriarsi" dei codici Microsoft è bene quindi informarsi con precisione su quali parti sia possibile utilizzare e quali no, con i brevetti e i copyright non si scherza, con Microsoft ancora meno.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.
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