Lo scorso gennaio è stato ufficializzato l’accordo che dovrebbe portare Microsoft ad acquisire la proprietà di Activision Blizzard a fronte di un’offerta pari a poco meno di 69 miliardi di dollari, ora l’autorità Antitrust britannica avrebbe deciso di dar vita ad un’indagine per capire quale potrebbe essere l’impatto di questa operazione nel settori di riferimento.
I dubbi dell’authority partirebbero dalla considerazione che acquisendo una delle più note game house del mondo la Casa di Redmond farebbe propri titoli del calibro di Warcraft, Candy Crush e Call of Duty. Ciò potrebbe rendere la compagnia un soggetto dominante in un comparto che genera un giro d’affari pari a ben 190 miliardi di dollari.
La mancanza di concorrenza danneggerebbe i consumatori
Ma quali potrebbero essere gli effetti negativi di questa acquisizione? Stando a quanto dichiarato dall’Antitrust britannico l’impossibilità di concorrere da parte di altri operatori si potrebbe risolvere in un danno per i consumatori che avrebbero minore scelta e qualità meno elevata a fronte di prezzi che potrebbero diventare sensibilmente più elevati.
La prima iniziativa nel contesto dell’indagine è stata quella di dar vita ad una consultazione pubblica a cui si potrà partecipare fino al 20 luglio 2022, questo per permettere ai soggetti interessati di inviare i propri feedback. Raggiunta questa scadenza l’authority valuterà la documentazione raccolta e esprimerà il proprio giudizio entro il 1° settembre.
In ogni caso è molto probabile che Microsoft sia fortemente intenzionata a difendere il proprio investimento (95 dollari per azione e un premio del 45%) in tutti i modi possibili, questo perché l’acquisizione di Activision Blizzard potrebbe avere un ruolo fondamentale per quanto riguarda i progetti futuri dell’azienda dedicati al metaverso.