Microsoft ha acquisito Ally, giovane società con sede a Seattle fondata nel 2018 che produce soluzioni tecnologiche grazie alle quali le imprese possono tracciare i traguardi raggiunti durante l’implementazione di un progetto, si tratta sostanzialmente di applicazioni dedicate alle aziende che devono coordinare collaboratori in smart working.
Ally andrà a completare l’offerta di Microsoft per produttività e smart working
Gli asset di Ally dovrebbero così confluire all’interno di Viva, un’iniziativa annunciata lo scorso febbraio da Satya Nadella e soci il cui obbiettivo è quello di realizzare una piattaforma per la massimizzazione della produttività. Viva dovrebbe essere in grado di gestire ambienti collaborativi complessi con grandi quantità di dipendenti impiegati in modalità differenti.
Date le sue caratteristiche Ally dovrebbe contribuire al miglioramento di applicazioni della Casa di Redmond come per esempio Power BI, servizio per la visualizzazione e l’analisi dei dati, Office di Microsoft 365, la suite più nota al mondo tra quelle dedicate alla produttività, e Microsoft Teams che è lo standard di Redmond per la collaborazione in ambienti strutturati.
L’entità dell’offerta economica formulata da Redmond per l’acquisizione di Ally non sarebbe stata resa nota, attualmente però quest’ultima impiega 250 dipendenti e vanta circa un migliaio di clienti sparsi in 80 Paesi. Vetri Vellore, fondatore e CEO della startup, è tra l’altro un ex dipendente della Microsoft dove ha lavorato per quasi 15 anni.
Da parte sua Nadella sarebbe convinto che in un mondo in cui lo smart working è sempre più diffuso la chiave del successo andrebbe ricercata in una employee experience platform quanto più completa possibile, per questo motivo Microsoft ha intenzione di proporre Viva come una soluzione appositamente pensata per la gestione dei contesti di lavoro negli anni post pandemia.