Nelle scorse ore è stato presentato al Senato il rapporto "Convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane" realizzato da Auditel e Censis, tale documento è frutto di una rilevazione che evidenzia come ad oggi le famiglie della Penisola dotate di un accesso ad Internet siano circa l’80%, metà di queste ultime non disporrebbe però di un collegamento in Banda Larga.
Limitando l’analisi alle sole famiglie che dispongono di una connessione alla Rete, si scoprirebbe come praticamente tutti i nuclei guidati da Millennials (cioè giovani nati tra il 1980 e il 2000) possiedano almeno un smartphone con cui è possibile accedere al Web. La percentuale sfiorerebbe invece i 90 punti nelle famiglie guidate da persone di età compresa tra i 35 e i 64 anni.
Per quanto riguarda invece la "qualità" delle connessioni utilizzate nel nostro Paese, i dati esposti sottolinierebbero come il 49.6% delle famiglie disporrebbe ad oggi di almeno un collegamento definibile a Banda Larga. Nello specifico il 41.7% di esse avrebbe attivato una connessione di tipo ADSL, il 6.9% in fibra ottica e l’1% tramite satellite.
Le connessioni a Banda Larga sarebbero più diffuse in Centro Italia con oltre il 55% sui collegamenti attivi, seguirebbe il Nord-ovest con il 54.3%, il Nord-Est con il 49.7% e il Meridione (comprese le Isole) con il 41.9%. Ampio il divario tra le famiglie caratterizzate da un alto livello socio-economico e quelle di livello più basso: 64.6% delle prime contro poco più del 30% delle seconde.
Gli smartphone sembrerebbero dominare l’attuale panorama italiano dei dispositivi connessi: ve ne sarebbe almeno uno nel 95% delle famiglie italiane, contro il 60% dei telefoni fissi, ben 28 milioni di nostri connazionali non se ne separerebbero mai (neanche quando vanno a letto) e per ben 3.4 milioni di utilizzatori sarebbero stati alla base della fine di una relazione.