Secondo la Cancelliera tedesca Angela Merkel, il Vecchio Continente necessiterebbe della realizzazione di un Internet europeo che sia meno esposto allo spionaggio da parte di nazioni esterne all’Unione; il riferimento al caso Datagate sarebbe in questo caso superfluo.
La Merkel è stata coinvolta personalmente nelle attività di spionaggio dell’NSA (National Sercurity Agency), per cui da questo punto di vista risulterebbe comprensibile l’esigenza di un network meno dipendente dalle decisioni delle autorità statunitensi.
D’altra parte è logico pensare che dietro alle ragionevoli esigenze di riservatezza della premier mitteleuropea vi siano anche interessi economici a parecchi zeri; del resto pochi paesi dell’Unione dispongono dell’infrastruttura industriale necessaria per realizzare un "Web parallelo" e, tra di essi, vi è sicuramente la Germania.
Il progetto della Cancelliera potrebbe però scontrarsi con dei limiti pratici piuttosto rilevanti, come per esempio il fatto che alcuni servizi forniti da Oltreoceano (Gmail tanto per fare un esempio) risulterebbero inaccessibili da una Rete esterna.