Quello successivo all’offerta pubblica dei titoli azionari di Facebook avrebbe potuto essere il vero periodo d’oro per il social network più grande della Rete; sembrerebbe invece che l’IPO abbia segnato l’inizio di quello che sarebbe il primo vero momento di difficoltà nella storia del progetto.
Le cose per Mark Zuckerberg e soci non starebbero andando bene innanzitutto dal punto di vista finanziario, basti pensare al valore del titolo azionario del gruppo passato in poche settimane da 42 a 25 dollari; vi è poi da considerare il giro d’affari derivante dall’advertising che non mostra segnali di crescita.
A creare ulteriori grattacapi per il Sito in Blue sarebbe il fatto che starebbe aumentando il numero di iscritti che decidono di abbandonare Facebook dopo una frequentazione più o meno lunga; 7 milioni le "defezioni" registrate tra USA e Gran Bretagna negli ultimi mesi.
E’ probabile che quella a cui stiamo assistendo non sia una fase di declino per Facebook, ma semplicemente l’inizio di una trasformazione che porterà la piattaforma a trasformarsi sempre di più da social network "di grido" a strumento di comunicazione ormai entrato nella quotidianità di tutti (o quasi).