Il nome di Martin Cooper non è forse molto conosciuto ma si tratta della persona che nel lontano 1973 ha creato il primo telefono cellulare. Invitato ad intervenire nel corso del Mobile World Congress di Barcellona, egli ha ricevuto un riconoscimento alla carriera in occasione del cinquantenario dalla prima telefonata su mobile effettuata a New York tramite un Motorola DynaTAC 8000X.
Nel suo intervento durante l’evento catalano Cooper ha parlato di quelle che sono le sue previsioni riguardo ai cellulari del futuro, sotenendo che tra alcuni anni le persone non terranno più il proprio smartphone in tasca. Esso diventerà infatti un microchip da installare sotto la pelle delle orecchie che verrà ricaricato direttamente dal corpo umano.
Non si tratta di fantascienza in quanto attualmente diverse startup sarebbero all’opera per sviluppare progetti simili, basti pensare alla Neuralink creata dal miliardario sudafricano Elon Musk. Tali microchip, sostanzialmente degli auricolari sottocutanei, dovrebbero avere il vantaggio di richiedere una carica veramente minima per poter funzionare.
A riprova delle sue tesi Cooper avrebbe citato il fatto che ormai lo smartphone sta diventando un’estensione degli esseri umani, ad oggi 2/3 della popolazione mondiale possiederebbe un proprio cellulare e gli abbonamenti attivi avrebbero già superato per numero la popolazione mondiale. I dispositivi dovranno però adattarsi alle nuove esigenze delle persone.
L’inventore avrebbe però sottolineato l’importanza degli aspetti riguardanti la privacy e i social media che creerebbero una vera e propria dipendenza. A suo parere le istituzioni dovrebbero vigilare molto più seriamente sul modo in cui le piattaforme registrano i dati degli utenti e sui contenuti che i minori fruiscono e condividono online.