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Lockdown e Digital Divide, i numeri italiani

La più recente edizione del Rapporto Censis ripropone per l’ennesima volta il problema del Digital Divide italiano, un fenomeno non solo territoriale che riguarda ancora gran parte della popolazione della Penisola e, per molti versi, è stato reso ancora più grave dall’emergenza pandemica che ha costretto milioni di persone a lavorare, studiare e comunicare prevalentemente online.

Nel corso dei mesi primaverili del 2020, quelli durante i quali gli effetti del lockdown generalizzato sono stati più rilevanti, l’87% dei nostri connazionali ha utilizzato una rete fissa per navigare in Rete, di questi soltanto il 10% avrebbe segnalato malfunzionamenti e carenze a livello di banda, circa il 50% del campione avrebbe poi sfruttato anche il traffico dati disponibile tramite dispositivi mobile.

In Italia mancano ancora le skill digitali minime per un uso competente del Web

L’indice di connettività italiano sarebbe quindi tutto sommato ad un buon livello, ma il ritardo in termini di alfabetizzazione informatica del Paese lo posizionerebbe ancora oggi al 25° posto della classifica DESI (Digital Economy and Society Index) per diffusione delle competenze digitali minime necessarie ad un utilizzo maturo dei servizi offerti da Internet.

A tal proposito è utile fare riferimento al dato secondo cui nel corso del lockdown appena il 6.4% degli Italiani adulti avrebbe iniziato ad utilizzare le piattaforme per le videochiamate al fine di effettuare comunicazioni di lavoro o di mantenere i contatti con parenti e conoscenti. Più alta la percentuale di coloro che invece hanno incrementato la frequentazione degli store online (25.8 punti).

Nel 5.6% dei casi la capacità di lavorare o di coltivare le proprie relazioni personali sarebbe stata limitata dalla costrizione di utilizzare strumenti digitali, il 6.3% della popolazione avrebbe cercato di acquisire rapidamente le skill richieste dai nuovi assetti economici e sociali mentre il 3.6%, rendendosi conto della propria impreparazione, avrebbe rimandato l’eventuale aggiornamento per quanto riguarda il Digitale aspettando tempi meno incerti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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