Presidente della BCE (Banca Centrale Europea), Christine Lagarde è nota per le sue affermazioni perentorie, a questo proposito si ricorda un suo commento del marzo 2020 ("Non siamo qui per chiudere gli spread") che, pronunciato all’inizio dell’emergenza pandemica da COVID-19, determinò un improvvido crollo delle Borse in tutta Europa.
Questa volta la politica parigina avrebbe voluto chiarire la sua posizione nei confronti della criptovalute sostenendo che queste ultime non hanno alcun valore, non sono basate su nulla di concreto e non presentano alcuna attività sottostante che permetterebbe di recuperare eventuali perdite nel caso in cui il loro prezzo dovesse crollare.
Intervistata nel corso di un programma televisivo olandese, Lagarde avrebbe poi sottolineato di non aver mai investito alcunché in criptovalute. Suo figlio sarebbe stato invece di opinione diametralmente opposta ma i risparmi investiti in questo settore gli avrebbero permesso di maturare dei risultati estremamente modesti dal punto di vista del guadagno.
Si, all’euro digitale, no, alla criptovaluta
Le affermazioni della Presidente non farebbero altro che confermare quella che è una posizione già nota, convinta che i rischi connessi alle criptovalute siano troppo elevati si sarebbe dichiarata più volte favorevole ad una regolamentazione stringente sul loro utilizzo, soprattutto per limitare i fenomeni speculativi che coinvolgono questo tipo di asset.
E’ comunque bene precisare che Lagarde non si è mai opposta alla possibilità che i risparmiatori possano decidere di investire parte dei propri capitali in criptovalute. Si tratta inoltre di una sostenitrice del progetto legato alla creazione di un euro digitale, in questo caso parliamo però di una moneta elettronica emessa direttamente dalla BCE.