Continuano a divenire di dominio pubblico nuovi e inquietanti particolari relativi allo scandalo Datagate, le rivelazioni più recenti riguarderebbero l’accesso da parte degli agenti dell’NSA (National Security Agency) ai dati di social network come Facebook.
Tale attività sarebbe iniziata nel 2010, anno durante il quale gli uomini dei servizi segreti statunitensi avrebbero cominciato a creare grafici riguardanti l’attività online degli utenti, i loro spostamenti, le loro frequentazioni e le abitudini di vita.
I social network sarebbero abbastanza insidiosi in questo senso, essendo infatti utilizzati molto spesso da dispositivi mobili questi ultimi permetterebbero di seguire passo passo l’esistenza di un qualsiasi individuo senza che questo possa rendersi conto di nulla.
Alle "spie" dell’NSA interesserebbero in particolare le connessioni tra gli utenti, attraverso di esse sarebbe infatti possibile indentificare organizzazioni terroristiche, soprattutto nel caso di utenti che abbiano frequentazioni con cittadini stranieri.