Dopo la Cina anche l’Indonesia avrebbero deciso di tenersi alla larga più possibile dal Bitcoin, la nota moneta virtuale Open Source creata nel 2009 dal non meglio identificato sviluppatore giapponese Satoshi Nakamoto e caratterizzata da enormi fluttuazioni di valore.
Tale iniziativa sarebbe stata spiegata dalla autorità economiche del paese asiatico con il fatto che la Banca Centrale locale non avrebbe alcuna intenzione di avvallare l’utilizzo di una qualsiasi moneta virtuale, il riferimento non riguarderebbe quindi solo il Bitcoin.
Su questo punto i portavoce di Giacarta avrebbero voluto essere particolarmente chiari: ciò che non rappresenta una valuta reale non dovrà essere coinsiderato in nessun caso un mezzo di pagamento valido in tutto il territorio indonesiano.
Il comunicato della Banca Centrale si sarebbe quindi chiuso con un’esortazione, quella di diffidare quanto più possibile di Bitcoin, esso infatti non offrirebbe nessuna garanzia in quanto assolutamente indipendente dal controllo della autorità monetarie ufficiali.