La seconda edizione del report "Paying digital, living digital" di Mastercard evidenzierebbe quanto l’emergenza pandemica e i conseguenti lockdown abbiano reso lo shopping online un’abitudine ormai consolidata per gli Italiani, l’85% del campione analizzato avrebbe citato infatti l’e-commerce come attività digitale prevalente superando addirittura l’entertainment (70.2%).
Considerando l’esperienza in Rete dei nostri connazionali nel corso dell’ultimo semestre, a primeggiare in termini di impatto sulla quotidianità sarebbero state le applicazioni per la messaggistica istantanea come WhatsApp, con il 54.7%. In questo caso il commercio elettronico si piazzerebbe invece al secondo posto con 48.1 punti percentuali.
Terza posizione per i pagamenti tramite dispositivi elettronici con il 47%, se operati all’interno di negozi fisici questi ultimi verrebbero effettuati soprattutto tramite smartphone e device indossabili, come per esempio gli smartwatch, e avrebbero avuto un peso superiore a quello dello streaming e dell’informatizzazione della PA sulla digitalizzazione delle abitudini degli Italiani.
Circa 1/3 degli intervistati avrebbe dichiarato di poter rinunciare ad una o più tecnologie scoperte in alcuni casi più per necessità dovuta al distanziamento sociale che alla volontà di innovare la propria quotidianità, scendendo però nel dettaglio si scoprirebbe come l’87.6% non farebbe più a meno della messaggistica istantanea e l’81% dell’e-commerce.
Lo smartphone, citato dal 51.1% del campione, si confermerebbe ormai come il dispositivo di riferimento per l’accesso a strumenti e servizi digitali. Un dato quasi doppio rispetto a quello del tradizionale PC, con il 23.4%, e molto più elevato rispetto a quello dei tablet, con appena il 3.6%, che verrebbero superati per gradimento anche dalle Smart TV (6.2%).