Il Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron comprende anche alcune iniziative dedicate all’innovazione. Ci riferiamo nello specifico all’articolo 5 dove viene specificato che la collaborazione tra i nostri Paesi deve essere incentrata anche sul Digitale.
I progetti comuni tra Italia e Francia dovrebbero riguardare diversi settori ad alto contenuto tecnologico come per esempio la produzione di semiconduttori, il quantum computing, il supporto alla digitalizzazione dei pagamenti, l’implementazione di infrastrutture per il Cloud, la diffusione delle connessioni in 5G e 6G e la Cybersecurity.
Nel contempo le due nazioni dovrebbero sviluppare dei progetti comuni per il sostegno alle imprese più strutturate, le piccole e medie imprese e le startup innovative. Vi sarà particolare attenzione anche per le problematiche correlate alla sovranità europea in ambito digitale con lo scopo di creare indipendenza rispetto ai produttori esteri.
Il trattato, firmato al Quirinale in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riprende gran parte dei temi oggi in discussione presso l’Unione Europea dove fenomeni come il chip shortage, la concentrazione di servizi Cloud nelle mani di realtà esterne al Vecchio Continente e l’acquisizione di dati sensibili da parte di Big Tech estere stanno ispirando nuove azioni legislative.
La cooperazione tra Parigi e Roma, probabilmente resasi necessaria anche per introdurre un maggiore bilanciamento in una realtà europea che vede troppo spesso la Germania al centro delle decisioni strategiche, prevede anche lo scambio di funzionari in modo da facilitare l’esportazione e la condivisione delle buone pratiche in grado di facilitare la Transizione Digitale.