Secondo una rilevazione effettuata nei giorni scorsi da Sostariffe.it e Segugio.it, in alcune zone del nostro Paese caratterizzate dal problema del Digital Divide accedere ad Internet tramite l’ADSL risulterebbe costoso quanto disporre di una connessione in fibra ottica tramite FTTH (Fiber to the Home) o FTTC (Fiber to the Cabinet). In alcuni casi anche più costoso.
Parliamo nello specifico di aree colpite dal cosiddetto Broadband Divide dove le fibra non è disponibile e l’ADSL risulta essere l’unica tecnologia che consente di navigare online abbastanza velocemente (o quasi). Nella maggior parte dei casi si parla di zone rurali o montane in cui sviluppare le infrastrutture necessarie alla fibra sarebbe più dispendioso.
Per quanto riguarda i costi, attualmente in Italia il prezzo medio di un abbonamento per la FTTH si attesterebbe sui 25.13 euro al mese con un costo di attivazione di 17 euro. Si pagherebbero invece 27.91 euro per la FTTC con un costo di attivazione di 15.32 euro. Chiaramente alcuni provider potrebbero praticare tariffe leggermente più alte o più basse del dato medio.
Quanto costa invece un abbonamento in ADSL? Nel caso delle connessioni standard un utente delle aree caratterizzate dal Broadband Divide arriverebbe a pagare 28.48 euro al mese e 8.56 euro di attivazione. Un po’ più basse la spesa per la FWA (Fixed Wireless Access) con 24.28 euro di canone mensile e 12 euro una tantum per l’attivazione.
In sostanta, mediamente un abbonamento in ADSL potrebbe costare anche di più rispetto ad uno in fibra ottica ma garantendo performance nettamente peggiori. A questo punto potrebbe risultare più conveniente una connessione in 4G (8.26 euro al mese e 5.10 di attivazione) o in 5G (16.67 euro al mese e 7.09 euro di attivazione) ma a fronte di un limite nel consumo dei dati.