Il colosso dei semiconduttori Intel sarebbe propenso a cedere la sua divisione "Connected Home" impegnata nella produzione di componenti per la domotica, quest’ultima infatti si sarebbe rivelata scarsamente remunerativa per il business della compagnia. Il fatturato generato nel corso dell’ultimo anno si sarebbe attestato sui 450 milioni di dollari, evidentemente considerati troppo pochi.
Se questo asset dovesse essere venduto al miglior offerente si tratterebbe della seconda grande cessione di ramo d’azienda effettuata da Santa Clara nel corso degli ultimi mesi, si ricordi infatti che il gruppo ha già incassato circa un miliardo di dollari dopo il passaggio ad Apple della sua divisione dedicata alla produzione di modem 5G per i dispositivi mobile.
Intel aveva deciso di investire nel settore delle smart home per estendere la propria offerta di componenti ad un segmento in evidente espansione dove la concorrenza, basterebbe citare un nome noto come Qualcomm, starebbe registrando performance incoraggianti. Ora diversi analisti si chiedono se Bob Swan e soci non siano pronti ad abbandonare ulteriori unit.
Sarebbe stato infatti proprio il CEO della compagnia a rivelare che nei mesi a venire altre divisioni subiranno molto probabilmente una revisione, alla fine di quest’ultima potrebbero essere operate delle riorganizzazioni (magari tramite la fusione tra unit oggi separate) così come delle nuove cessioni motivate dall’esigenza di concentransi sui progetti più proficui.
Nel contempo il management di Intel ha voluto chiarire che l’azienda continuerà a puntare sulle tecnologie per il 5G. A tal proposito basterebbe ricordare che appena qualche mese fa Santa Clara ha acquisito per 27 milioni di dollari il controllo della Pivot Technology Solutions, startup specializzata nell’Edge Computing e nelle soluzioni per contenere le latenze legate al traffico dati.