L’Unione Europea ha dato inizio attraverso l’apposita commissione ad un’inchiesta mirata a chiarire se le politiche adottate da alcuni editori (presenti sulla piattaforma della casa di Cupertino) relativamente ai prezzi degli e-book al fine di verificare che questi siano consoni con le normative vigenti.
Il sospetto, attualmente tutto da dimostrare, è che i protagonisti in campo abbiano dato vita a degli accordi collettivi attraverso i quali mantenere alti i prezzi delle pubblicazioni digitali, costituendo in questo caso un vero e proprio "cartello" atto a limitare gli effetti benefici della concorrenza.
I cartelli sono naturalmente vietati per legge in modo che non siano possibili politiche che andrebbero a confliggere con l’interesse dei consumatori, ora l’inchiesta in atto dovrà far emergere eventuali responsabilità e, nel caso, portare a sanzionare eventuali comportamenti non consentiti.
Ma quale sarebbe il ruolo della Apple in tutto questo? L’indagine, che altro non è che il risultato di un’inchiesta preliminare iniziata lo scorso settembre, dovrà provare se l’azienda di Cupertino abbia lasciato agli editori eccessiva libertà nella determinazione dei prezzi.